Per iniziare partiamo con questa simpatica figura retorica (lo zeugma, appunto), costituita solitamente da un verbo che regge due o più complementi, dei quali uno solo è propriamente retto, nella lingua comune, dal verbo di cui sopra.
Un esempio per chiarire:
Poi cominciò: "Tu vuo' ch'io rinovelli
disperato dolor che 'l cor mi preme
già pur pensando, pria ch'io ne favelli.
Ma se le mie parole esser dien seme
che frutti infamia al traditor ch'i' rodo,
parlare e lagrimar vedrai insieme.
(Inferno XXXIII 4-9)
Lo zeugma sta nell'ultimo verso, dove il verbo "vedrai" è semanticamente adatto sì a "lagrimar", ma non a parlare (che sarebbe più propriamente retto da qualcosa come "udirai", "sentirai" o simili). Senza voler fare i conti in tasca a Dante, l'effetto ottenuto dal poeta, per conto mio, è quello di rendere indissolubilmente legati - quasi coincidenti - il discorso e il pianto del conte Ugolino, il personaggio che pronuncia queste parole.
Aspetto commenti su questo zeugma e nuovi esempi di questa figura, tratti dalla letteratura o da altri tipi di testo...
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7 commenti:
Restando a Dante:
"sì della scheggia rotta usciva insieme / parole e sangue..."
(Inf. XIII)
Un verbo al singolare che regge due soggetti. Sai cosa penso? Che come nel caso del conte Ugolino, anche qui lo zeugma sottolinei l'immediatezza dell'accaduto: sangue e parole sono un tutt'uno inscindibile.
PS: Bello, questo blog!
Ippogrifo
Grazie per avermi ricordato due versi di uno dei miei canti preferiti della Commedia, cara Ippogrifo! Non sono però sicuro che si tratti di zeugma, perché sia le "parole" che il "sangue" possono "uscire"... Che ne dici?
PS: grazie del complimento, e aspetto di vedere il tuo blog!
Lo zeugma consiste nella reggenza plurale di un verbo singolare. E' un tipo diverso di zeugma, ma sempre zeuma è... lo dice anche Sapegno...!
Ippogrifo retorico
Non mi oppongo al principio di auctoritas...
Oh, Vampi, il dizionario vivente (e saccente) delle figure retoriche!
Caro Zamp, l'invidia è una brutta bestia, vero? :-))
Wow Mauro...
chissà cosa ne direbbe la Bice (Mortara Garavelli)!
Grande!
Simone
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